La visita alle Collezioni Tecniche di Dresda è all'insegna della curiosità e della gioia della scoperta.
Le Collezioni Tecniche di Dresda sono un museo, una galleria fotografica e un centro scientifico e trasformano la tecnologia e la scienza in un'esperienza. Il museo si trova in uno dei più bei monumenti industriali della Sassonia. L'edificio della fabbrica, progettato da Emil Högg e Richard Müller, un tempo produceva macchine fotografiche e proiettori di fama mondiale delle aziende Ernemann, Zeiss Ikon e Pentacon.
Costruita nel 1923, la Torre Ernemann è stata per molti decenni il punto di riferimento dell'industria fotografica e cinematografica di Dresda. Oggi, l'imponente edificio industriale offre oltre 6.500 metri quadrati di spazio per mostre, workshop ed eventi. Nella torre c'è un piccolo caffè e dal punto più alto si può godere di una vista unica su Dresda e sulla valle dell'Elba.
Il museo è dedicato alla ricerca e alla presentazione della storia tecnica e industriale di Dresda e della Sassonia. L'esposizione permanente è suddivisa in varie sezioni. Ad esempio, la mostra "Cool X. Energia in un mondo digitale" è una spedizione nel mondo della micro e nanoelettronica.
Il museo realizza qualcosa di unico con il terreno di avventura matematico e il campo sperimentale: al di là di tabelle e formule, la scienza diventa un'avventura. Oltre 100 postazioni di gioco ed esperimento risvegliano la curiosità per la matematica. Strumenti musicali calpestabili, una scultura da arrampicata e una bolla di sapone gigante invitano i visitatori a immergersi nelle dimensioni dei sistemi matematici e nella loro estetica. Enigmi e rompicapi li attirano sulle tracce delle prove matematiche.
Nella mostra "Camera City Dresden", il museo ripercorre un secolo in cui oltre 40 produttori di macchine fotografiche, cineprese, proiettori, carte fotografiche, materiale per pellicole e accessori speciali hanno fatto di Dresda la più grande sede dell'industria in Europa. Molte innovazioni e la qualità dell'industria fotografica di Dresda sono ancora oggi leggendarie.
"Tracce di realtà" mostra un'ampia selezione di macchine parlanti e musicali, nonché registrazioni sonore storiche. Tra i pezzi forti, la "Happy Jazzband" di Popper & Co degli anni Venti con batteria automatica, alcuni dei primi fonografi e grammofoni e un registratore a bobine costruito da un ingegnere di Dresda negli anni Cinquanta.
Nella mostra "Wellenreiter", oltre 50 postazioni interattive e sorprendenti, con fenomeni sorprendenti ed effetti sbalorditivi, attendono ricercatori curiosi e interessati, giovani e meno giovani. Giocare con i segreti, le trasformazioni e la magia offre spunti di riflessione sui fondamenti fisici del nostro mondo.